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Il lato oscuro dell’IA: problemi etici, legali e responsabilità della politica

Etica e IA: il lato oscuro dell’IA

Ci sono diversi problemi etici che possono venire valutati parlando di intelligenza artificiale (IA), una sorta di lato oscuro dell’IA. Alcuni di questi includono:

  1. Privacy: l’IA può essere utilizzata per raccogliere, elaborare e conservare grandi quantità di dati personali, come informazioni sulla salute, preferenze personali e abitudini di acquisto. Questo solleva preoccupazioni sulla protezione della privacy delle persone e sull’uso improprio di queste informazioni.
  2. Bias: l’IA può perpetuare o amplificare i pregiudizi esistenti se i dati utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale sono incompleti o non rappresentativi. Ciò può portare a decisioni discriminatorie nei confronti di certi gruppi di persone, come donne, minoranze etniche, anziani o persone con disabilità.
  3. Disoccupazione: l’IA può sostituire alcuni lavori che sono attualmente eseguiti da esseri umani, portando a un aumento della disoccupazione. Questo può avere conseguenze economiche e sociali negative.
  4. Responsabilità: quando un sistema di IA prende decisioni autonome, è importante stabilire chi è responsabile se qualcosa va storto. Le decisioni prese da un’IA possono avere conseguenze significative, ad esempio in caso di incidenti stradali con veicoli autonomi.
  5. Manipolazione: l’IA può essere utilizzata per manipolare le persone, ad esempio attraverso la diffusione di notizie false o la creazione di immagini o video falsi. Ciò può avere conseguenze negative sulla democrazia, sull’informazione pubblica e sulla fiducia nella tecnologia.

Questi sono solo alcuni degli aspetti che possono venire osservati quando si parla di intelligenza artificiale. Altri problemi includono la sicurezza dei sistemi di IA, la responsabilità etica degli sviluppatori di IA e la giustizia sociale. Il lato oscuro dell’IA, insomma, è piuttosto marcato.

Keep calm and carry on

In teoria anche Chat GPT potrebbe mostrare gli stessi problemi etici, poiché è un’istanza di intelligenza artificiale.
Tuttavia, va notato che Chat GPT è un modello di linguaggio generativo basato su algoritmi di apprendimento automatico e non ha alcuna capacità di prendere decisioni o agire in modo autonomo.
Chat GPT non ha accesso ai dati personali degli utenti e le conversazioni che avvengono con Chat GPT sono crittografate e anonime.

Tuttavia, poiché Chat GPT è stato addestrato su grandi quantità di dati, potrebbe essere influenzato da eventuali pregiudizi presenti in quei dati e produrre risposte che possono essere considerate discriminatorie o offensiva.
Per questo motivo, gli sviluppatori di Chat GPT così come di altri sistemi di intelligenza artificiale devono essere attenti a come addestrano e utilizzano tali sistemi per evitare problemi etici.

Esiste una responsabilità legale?

Le società che offrono servizi di intelligenza artificiale (IA) sono soggette a diverse forme di responsabilità legale rispetto alle informazioni errate fornite dai loro sistemi. In genere, la responsabilità dipende dalle circostanze specifiche del caso e dalle leggi e dalle normative applicabili.

Se le informazioni errate fornite da un sistema di IA causano danni tangibili o intangibili a un individuo o a un’organizzazione, la società che ha fornito il servizio potrebbe essere ritenuta responsabile per questi danni.
Ad esempio, se un sistema di IA diagnostica erroneamente una malattia e questo porta a una prescrizione medica errata che danneggia il paziente, la società che ha fornito il servizio potrebbe essere ritenuta responsabile per la negligenza.

Inoltre, le società che offrono servizi di IA potrebbero essere soggette a responsabilità per violazione di norme di protezione dei dati e della privacy, se il sistema di IA raccoglie, elabora o conserva informazioni personali senza il consenso degli utenti o in modo inadeguato protetto.

In generale, le società che offrono servizi di IA dovrebbero adottare misure appropriate per mitigare i rischi di errori o di discriminazione da parte dei loro sistemi di IA.

Queste misure possono includere la verifica continua dell’accuratezza e della precisione dei modelli di IA, la garanzia di rappresentatività dei dati utilizzati per l’addestramento dei modelli, la trasparenza nell’utilizzo dei sistemi di IA e la responsabilità dei risultati prodotti dai sistemi di IA.

Il panorama giuridico italiano

In Italia, ci sono diverse norme che affrontano le problematiche legate all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale (IA). In particolare, le norme più rilevanti sono le seguenti:

  • Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR): il GDPR è una legge europea che stabilisce le regole per la raccolta, l’elaborazione e la conservazione dei dati personali. Il regolamento si applica a tutte le società che offrono servizi nell’Unione Europea, comprese le società che utilizzano sistemi di IA per la raccolta e l’elaborazione di dati personali.
  • Codice del Consumo: il Codice del Consumo italiano prevede diverse disposizioni che tutelano i diritti dei consumatori, tra cui il diritto all’informazione, il diritto alla tutela della privacy e il diritto alla tutela contro le pratiche commerciali ingannevoli.
  • Codice Civile: il Codice Civile italiano contiene diverse disposizioni che disciplinano la responsabilità civile per danni causati da atti illeciti o negligenza. Queste disposizioni possono essere applicate anche ai danni causati dall’uso improprio di sistemi di IA.
  • Legge sulla Privacy: la legge italiana sulla privacy (D.lgs. 196/2003) disciplina la protezione dei dati personali e la loro gestione da parte di privati, enti e pubbliche amministrazioni. Questa legge si applica anche ai dati personali raccolti e gestiti da sistemi di IA.

Inoltre, il Governo italiano ha istituito un Comitato Interministeriale per l’Intelligenza Artificiale (CIIA) che si occupa di sviluppare politiche e strategie per l’uso responsabile e sicuro dell’IA nel Paese. Il CIIA ha il compito di elaborare linee guida, norme e standard per garantire che l’IA venga utilizzata in modo etico e rispettoso dei diritti delle persone.

Il Comitato Interministeriale per l’Intelligenza Artificiale

Il Comitato Interministeriale per l’Intelligenza Artificiale (CIIA) è stato istituito dal Governo italiano per sviluppare politiche e strategie per l’uso responsabile e sicuro dell’IA nel Paese. Tuttavia, come ogni organismo pubblico, il CIIA ha limiti e punti deboli.

Uno dei limiti principali del CIIA è la sua capacità effettiva di influenzare la regolamentazione dell’IA in Italia. Il CIIA ha principalmente un ruolo consultivo e di supporto, ma non ha poteri legislativi e quindi non può emanare leggi.
La sua influenza dipende quindi dalla capacità del governo di recepire le sue raccomandazioni e di tradurle in politiche e norme.

Il CIIA potrebbe essere influenzato dalle pressioni di gruppi di interesse e dalle preferenze politiche del governo.
Questo potrebbe portare a politiche e norme che non necessariamente rappresentano l’interesse pubblico.

Altro limite del CIIA è poi la sua capacità di tenere il passo con l’evoluzione rapida e continua dell’IA. L’IA è una tecnologia in continua evoluzione e sviluppo, e il CIIA potrebbe non essere in grado di adattarsi abbastanza rapidamente a questi cambiamenti.

Infine, il CIIA potrebbe avere difficoltà nel coordinare i diversi attori coinvolti nell’utilizzo dell’IA, tra cui imprese, università, organizzazioni non governative e pubbliche amministrazioni.
Questi attori potrebbero avere obiettivi e priorità diverse e quindi potrebbe essere difficile per il CIIA promuovere una visione coerente dell’utilizzo dell’IA in Italia.

Il CIIA, quindi, rappresenta un passo importante per affrontare le problematiche etiche e legali legate all’utilizzo dell’IA in Italia, ma è importante che venga rafforzato e adeguatamente finanziato per poter svolgere il suo ruolo in modo efficace e coerente.

I compiti – in aula – della politica

Per garantire un equilibrio tra etica e IA, ovvero che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA) in Italia rispetti i diritti dei cittadini e sia equo e sicuro, la politica dovrebbe prendere una serie di azioni, tra cui:

  1. Emanare leggi e norme specifiche sull’utilizzo dell’IA: le norme attuali potrebbero non essere sufficienti per affrontare le problematiche etiche e legali legate all’utilizzo dell’IA. La politica dovrebbe lavorare per creare nuove leggi e norme che tengano conto delle sfide e dei rischi associati all’utilizzo dell’IA.
  2. Promuovere la trasparenza e l’accountability: la politica dovrebbe promuovere la trasparenza nell’utilizzo dell’IA, in modo che le persone possano comprendere come i sistemi di IA prendono decisioni e come i loro dati personali sono utilizzati. Inoltre, la politica dovrebbe garantire che le società che utilizzano l’IA siano responsabili delle decisioni prese dai loro sistemi e che siano tenute a rispondere dei danni causati da errori o negligenza.
  3. Proteggere la privacy dei cittadini: la politica dovrebbe adottare norme più rigorose per proteggere la privacy dei cittadini e garantire che i loro dati personali siano utilizzati solo per scopi leciti e che siano adeguatamente protetti.
  4. Promuovere la formazione e la ricerca: la politica dovrebbe investire nella formazione di professionisti in grado di comprendere e utilizzare l’IA in modo etico e responsabile. Inoltre, dovrebbe promuovere la ricerca sull’IA, in modo da sviluppare sistemi di IA più precisi e affidabili.
  5. Favorire la collaborazione tra settori: la politica dovrebbe favorire la collaborazione tra i diversi settori che utilizzano l’IA, come le imprese, le università e le organizzazioni non governative, per promuovere l’etica e la responsabilità nell’utilizzo dell’IA.
  6. Costituire un organismo indipendente di vigilanza: la politica dovrebbe considerare la possibilità di istituire un organismo indipendente di vigilanza che abbia il compito di monitorare l’utilizzo dell’IA e di segnalare eventuali problemi etici o legali.

E dunque? La politica dovrebbe adottare una visione olistica e proattiva per affrontare le problematiche etiche e legali legate all’utilizzo dell’IA. Lavorando per promuovere la trasparenza, la responsabilità e la protezione dei diritti dei cittadini.

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